di nicola marrama
RAIANO. Come succede ormai da anni in concomitanza del mal tempo si ripresenta puntuale il problema della caduta dei massi dalle pareti ai bordi della Strada Provinciale 10 che passando all’interno della Riserva naturalistica di San Venanzio collega i comuni di Raiano e Vittorito. Ancora una volta gli automobilisti che percorrono giornalmente la strada, hanno dovuto fare i conti con i numerosi sassi presenti sul manto stradale, improvvisando una vera e propria gimkana per evitarli. L’ipotesi già avanzata in passato di chiudere la Strada Provinciale 10 dal km 7 al km 11 (il tratto più interessato al fenomeno) e destinarla all’uso esclusivamente pedonale, dando in gestione il servizio di cura e mantenimento alla Riserva di San Venanzio, ci sembra più che lungimirante. L’alternativa consisterebbe nel provincializzare la strada intercomunale che collega Corfinio a Vittorito con una spesa complessiva che si aggira sui 50.000 euro, per il suo adeguamento ai parametri di legge a tutto vantaggio della sicurezza e garantendo comunque l’accesso ai paesi di Raiano e Vittorito. Progetto questo già presentato dall’ingegner Caputi che al tempo era il capo dei servizi pubblici provinciali, progetto rimasto però nei cassetti della politica senza essere mai stato preso seriamente in considerazione. Stesso problema anche nel comune di Pacentro che, come Raiano, nei giorni scorsi ha visto franare sulla Strada Statale 480 che porta al valico di Passo San Leonardo, massi e terra. La strada è rimasta chiusa al traffico per qualche giorno, isolando un’abitazione privata ed un ristorante, fortunatamente chiuso nel periodo invernale. Una tragedia evitata dal caso e dall’orario (la smottamento è avvenuto alle dieci del mattino di martedì). Un problema, quello della sicurezza, che comunque resta aperto e per risolvere il quale sarebbe necessario una maggiore attenzione e un maggiore attivismo da parte degli enti preposti, a partire dalla Provincia.
postato il 28/02/2009