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La cena in bianco

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di Roberta Pozzi

Notti bianche, rosa, colorate, stellate, cubane, brasiliane, hawaiane, l’apero, l’apero/cena, il finger food, il picnic, la grigliata, la cocomerata e la lista continua numerosa durante il tran tran dei mesi estivi di vacanzieri e non. Si è ufficialmente conclusa quella che è stata anche qui l’estate più torrida degli ultimi decenni, quella che ha spiazzato tutti con i suoi picchi di 38 gradi e colto impreparati i molti mettendo in crisi chi non è mai stato abituato a temperature così afose per un periodo di tempo così lungo. Nei mesi di luglio e agosto la frenetica corsa all’accaparramento dei condizionatori e ventilatori è stata una cosa esilarante! La loro reperibilità a momenti difficile e parecchie le lunghe notti protratte all’aperto alla ricerca di un po’ di refrigerio, notti che non ricordavo da quando ero bambina nelle estati italiane, quando avere l’aria condizionata in casa era un’utopia. Tutto rientrato ora, tutto finito, l’estate si è ritirata in buon ordine già da un po’ ed è arrivato un autunno frizzante, con gli alberi che iniziano a spogliarsi delle foglie e l’aria del mattino che obbliga ad un improvviso cambio di guardaroba.
La settimana scorsa, Basilea ha salutato in bellezza e definitivamente l’estate, con l’appuntamento del White Dinner.
Un evento che ha visto la partecipazione di qualcosa come più di 5.500 persone! Centinaia di tavoli e tovagliati, sedie, bandiere e palloncini bianchi hanno rivestito al tramonto le strade principali del centro storico trasformandolo in un posto quasi caraibico. Roba seria, con tanto di candelabri, candele, composizioni floreali, figuranti mascherati da uccelli, musicisti, giocolieri e band ad arricchire un’atmosfera regale. (foto 1,2,3,4,5)
Da buona expat che ama spulciare, sapere, integrarsi, scopro con soddisfazione che questa non è una semplice notte bianca come tante. Al di là dell’ambiente suggestivo offerto da tutto questo scenario e della bella animazione, apprendo compiaciuta che, attraverso le donazioni offerte a partecipazione dell’evento, si aiuta la raccolta fondi per i progetti della città e non solo.
Il ricavato infatti va a beneficio del Basel Spendenparlament, che sostiene le attività sociali nella regione del nord-ovest della Svizzera. Un’organizzazione che si interessa tra l’altro del coinvolgimento dei giovani a partire dai 16 anni, per aumentare la consapevolezza di problemi socialmente rilevanti.
Attraverso questo metodo di donazione, ai membri offerenti è concesso presentare i loro progetti e poter discutere del loro utilizzo mediante un sistema di voti diretti e cosa importante, neanche un franco svizzero di quelli raccolti viene utilizzato per spese amministrative. Tutto è al 100% destinato alle attività. Questa cosa in qualche modo rende ancora più piacevole la partecipazione alla serata.
Come sempre organizzato con ordine elvetico, la vendita dei biglietti è iniziata diversi mesi prima con l’acquisto della sedia bianca numerata a garanzia di un posto a sedere. Una cena fatta di prodotti gourmet accuratamente selezionati assieme ad ottime bottiglie, il tutto consegnato nella sua classica e bianchissima cesta da picnic. (6)
A coloro che hanno voluto dilettarsi nella preparazione di un menù totalmente home made, l’unica richiesta fatta è stata quella di essere a tema con la serata, incoraggiando ad essere creativi e vietando tassativamente piatti e bicchieri usa e getta per non sminuire il livello dell’evento. Il dress code, manco a dirlo è stato total white, per cuiuna bellasfilata di lookinteressanti, dai più sobri e ricercati a quelli più estrosi. (7,8,9)
Prima del tramonto, sedia alla mano, ognuno ha cominciato a prendere possesso del proprio posto. (10)
L'intrattenimento è stato davvero vario, ricco di artisti numerosi e divertenti. Gruppi di danza e ginnasti a compiere acrobazie sulla strada, musicisti, comici e illusionisti ad animare i tavoli con le loro esibizioni. (11,12)
Tra la folla, in tutta la loro eleganza, svettavano sui trampoli angeli bellissimi. (13,14)
Insomma un bel momento di condivisione con amici e famiglie e un’ottima opportunità per conoscere tanta altra gente in pieno godimento della città. Più tardi e come da direttive prima della mezzanotte, il vocio, il tintinnio dei bicchieri e le luci si sono affievoliti per spostarsi dal centro storico nei lounge bar appositamente riservati agli ospiti del White Dinner, dove solo ore più tardi si è degnamente conclusa una delle ultime notti di fine estate!


postato il 19/9/2015

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