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Scorci sul Reno

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di Roberta Pozzi

Maggio, ci siamo, la primavera sembra far capolino sulle rive del Reno, in certi giorni più prepotentemente, con temperature che sono quasi estive, e in altri la pioggia torna a spegnere quell’entusiasmo e a raffreddare le giornate.
Come tutte le località che si affacciano sull’acqua, anche il nostro lungo fiume inizia a rianimarsi di tutto punto. Proprio sull’inarcatura, lì dove il Reno lascia la Svizzera in direzione del Mar del Nord, c'è Basilea.
Il Reno è il suo simbolo segreto, la divide e unisce. Difatti, pur separando urbanisticamente la libertina, artistoide e hippieKleinbasel (Piccola Basilea) da una ben più austera, ridente e residenziale Grossbasel (Grande Basilea), riesce a fonderle in un unico importante punto d’incontro.
E’ l'arteria che trasporta la linfa vitale della città, offre la ricreazione, l'ispirazione e di essa ha plasmato la storia e l'architettura.
Da questo periodo dell’anno, fino all’inizio dell’autunno, si trasforma, in una piccola deliziosa località del Mediterraneo e se ci si mimetizza con gli abitanti, si scopre presto il perché. Assieme a questi ultimi, studenti e uomini d'affari affollano le rive del fiume lasciando le loro preoccupazioni svanire sotto il sole.
Affascinata e compiaciuta di poter toccare con mano tutto ciò, a mio agio, mi confondo nella mischia, mentre vivo, osservo e a bassa voce mi soffermo a fare considerazioni su quanto ‘sti svizzeri si siano ingegnati nel valorizzare i loro spazi.
Puntuali nella loro riapertura, da metà aprile a fine settembre, i track-cafe con i loro ombrelli e gazebo e le piattaforme per bagnanti con annessi ristoranti riprendono appieno il loro ritmo lavorativo.
Si ha proprio la percezione del fatto che la gente vive con un diverso vigore la città, la abita come fosse il suo giardino: il sole, un pranzo, la bicicletta, un tuffo in acqua. Tutto ciò infonde un grande senso di libertà!
Sia i Basler che i turisti tornano a gremire il lungo fiume per un caffè, un cappuccino, sorseggiando un Apfelsaftschorle (minerale al succo di mela), o una Feldschlösschen. In pausa pranzo un’insalata, un Basler Wurst, ma indistintamente, tutti si ritagliano un momento di relax lungo le rive (foto 1,2).
Da buona città cosmopolita e di confine, al centro del punto d’incontro tra Germania, Francia e Svizzera, anche il vociare dellafolla è culturalmente variegato e naturalmente plurilingue. Appagante e inspiegabile è la sensazione che pervade lo spirito nell’ascoltare quelle voci, mentre si prova a capirne la loro provenienza. Sembra di trovarsi in un perenne stato di vacanza intrecciato al vivere quotidiano.
C’è chi con macchina fotografica, chi con cavalletto e pennelli, cerca di immortalare in una foto o in un dipinto uno scorcio caratteristico di quella vita comune, chi più sportivo fa jogging o si muove sui pattini in linea e chi in costume inizia a prendere la prima abbronzatura, lì tra le aiuole e un “riadattato lungo mare” fatto di cemento e ghiaia (foto 3).
In mezzo a questo scenario si mescolano anche le tantissime biciclette, personalizzate nei colori e nel design, super tecniche o molto vintage. Armati di elmetto e bandierine, gli svizzeri ottimizzano il loro tempo libero caricando spesa e bambini su questi carretti che si portano al seguito e tra una faccenda e l’altra si fermano a prendere ai piccoli un gelato. A tracciare l’interessante promenade, agli estremi opposti del lungo fiume, svettano in maniera abbastanza stridente i due colossi farmaceutici di Roche e Novartis, che se pur di grande importanza mondiale, sono certamente in contrasto architettonico con lo stile della città.
Poco più in là, in zone ritagliate per gli appassionati, italiani e non, si gioca a bocce e gli animi s’infervorano. Si tratta però di un accalorarsi moderato, mai violento e intanto qualche furgoncino della Polizei fa sentire la sua silenziosa presenza.
Sui gradoni che scendono a strapiombo sul fiume, (foto 4,5) gli studenti si ritrovano come tante lucertole al sole, fumano l’arguile, mangiano un panino acquistato al supermercato. Sono lì, che fremono nell’attesa di poter buttarsi in acqua, appena la temperatura e la corrente lo consentiranno. Tra gli habituédella scalinata, ritorna anche il tipo del business stagionale. Proprio lui, quello che l’anno scorso, col suo frigo bar personale e rigorosamente nel bicchiere di vetro riutilizzabile, provava a tirare su qualche franco vendendo mojito! Ci si chiede cosa si sarà inventato stavolta!? (foto 6)
Al tramonto e particolarmente nei weekend, ci si ritrova per un barbecue, (foto 7,8) utilizzando le griglie pubbliche o portandosi quelle proprie da casa, mentre qua e là, assieme al profumo di grigliata si respira odore di cicche “speciali”!
Nel pieno della stagione, musica live proveniente da un’enorme piattaforma galleggiante sul fiume, tornerà a vivacizzare le notti estive.
Anche i Fährimaa (foto 9) hanno ripreso da qualche tempo, e per soli pochi spiccioli, il trasbordare gente da una sponda all’altra. In quattro punti diversi del fiume, questi antichi traghetti senza motore, si muovono semplicemente legati a un cavo e sfruttando la sola forza della corrente. Trasporto di tipo medioevale, non affascina solo i turisti, ma anche gli abitanti del posto, che ne fanno regolarmente uso. Ad incrociarli sono le ben più lente chiatte mercantili e le Personenschifffahrt, vere eproprie navi della flotta bianca gestite dalle società di crociera. Queste ultime permettono di esplorare in maniera alternativa sia la città che la regione circostante, assaggiando al tempo stesso deliziose specialità culinarie. A bordo, infatti, l’intrattenimento è davvero vario, si può cenare romanticamente all’imbrunire o fare il brunch domenicale. Qualche volta da lontano si avvista un velo bianco, si sta celebrando un matrimonio! (foto 10)
Chi scopre il fiume in estate per la prima volta, non può che restare allettato e incuriosito alla vista delle colorate Wickelfish (foto 11). Grazie a queste sacche galleggianti a forma di pesce, i basilesi, si assicurano di avere con sé vestiti ed effetti personali anche quando nuotando, riemergeranno qualche centinaio di metri più a valle.
Per tutti gli Ausländer è quasi d’obbligo ad agosto il debutto natatorio del Reno. Il giorno del Rheinschwimmen (foto 12)infatti, tutta Basilea nuota insieme con migliaia e miglia di partecipanti, trasformandosi nella più grande piscina all'aperto della città!


postato il 16/5/2015

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