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1587SULMONA

Commercianti col “buco” nello stomaco



SULMONA. Non ci resta che ridere. Di un riso amaro e sarcastico che fa scuotere la testa guardando quel famigerato buco, ancora senza toppa, lungo via circonvallazione orientale a Sulmona. è lo spirito goliardico e sarcastico intriso di amarezza, che hanno tirato fuori, quasi rassegnati, alcuni residenti e commercianti della circonvallazione orientale, il giorno del primo anniversario della frana, da quel 11 gennaio 2009 quando la città si svegliò con un’arteria stradale franata. Dopo il funerale simbolico, con tanto di corona dello scorso novembre, ecco che i cittadini hanno celebrato la ricorrenza con una torta di compleanno raffigurante la voragine, al fine di sollecitare gli inquilini di palazzo San Francesco a ricordarsi della situazione. Disillusione si leggeva nei volti dei giovani negozianti, che affermano di aver creduto a quanto il sindaco aveva promesso loro poco prima delle festività natalizie: luminarie per decorare quell’area svantaggiata, cartelli pubblicitari per attirare l’attenzione, fiere, bancarelle per spingere i turisti a frequentare l’area. «Non abbiamo visto nulla di tutto questo», hanno affermato i proprietari di ristoranti e negozi, che auspicavano almeno un’agevolazione delle tasse per “rifarsi” di questo anno nefasto. «Rinunciamo anche a chiedere i danni altrimenti si bloccano i lavori», dicono ironicamente i commercianti stanchi di aspettare. Con molta probabilità l’inizio dei lavori avverrà entro gennaio e, secondo le previsioni, dovrebbero concludersi entro aprile. Questo secondo l’assessore Nicola Guerra, il quale ha parlato di una gara d’appalto per l’affidamento dei lavori espletata a cui parteciperanno, probabilmente, 13 ditte locali per il ripristino della zona incriminata. L’intento è quello di sfruttare al massimo i 600mila euro messi a disposizione della Regione intervenendo in maniera più ampia nella zona. Avvio dei lavori resi possibili dopo il nulla osta concesso con il Consiglio comunale dello scorso dicembre che aveva votato il passaggio dal rischio R2 a R4. Chissà che non toccherà spegnere la seconda candelina. g.sus.

postato il 16/01/2010

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